domenica 7 ottobre 2012

Hamer e la nuova medicina



Hamer e la nuova medicina
Il dottor Ryke Geer Hamer è nato nel 1935 in Germania. A 18 anni ha iniziato gli studi di medicina e teologia all'università di Tubinger come il più giovane dottore in Germania. Nel 1961 ha ottenuto l'abilitazione a praticare come medico. Successivamente si è laureato anche in fisica e in teologia. Seguirono diversi anni d'intensa attività nelle cliniche universitarie di Tubinger e Heidelberg. Nel 1972 Hamer conseguì la specializzazione in medicina interna e iniziò ad occuparsi quale primario in ginecologia di molti malati di cancro.

Parallelamente coltivava un hobby molto particolare: quello dell'inventore. Nel 1976 il dottor Hamer, con la moglie ed i suoi quattro figli, volle ritirarsi in Italia, per curare gratuitamente i malati nei quartieri più poveri, dal momento che i brevetti depositati delle sue invenzioni gli permettevano un reddito sufficiente.


Il 18 agosto 1978, alle tre del mattino il principe Vittorio Emanuele di Savoia sparò nel pressi dell'isola Cavallo al figlio del dottor Hamer, Dirk, che stava dormendo in barca. Per più di tre mesi Dirk lottò tra la vita e la morte e alla fine il 7 dicembre morì. Questa perdita inaspettata cambiò la vita del dottor Hamer e della sua famiglia. Poco dopo la morte di suo figlio infatti si ammalò di cancro ai testicoli.

Lavorando come primario in ginecologia nella clinica oncologica universitaria di Monaco, gli venne il dubbio che la sua malattia potesse essere in rapporto allo choc della morte di suo figlio e quindi che il suo tumore al testicolo non fosse scaturito da una "cellula impazzita", ma dovesse essere in relazione al cervello. Chiese ai suoi pazienti se anch'essi avessero vissuto un avvenimento terribile e scoprì che tutti, in effetti, avevano subito un evento traumatico prima di ammalarsi.

Nell'ottobre 1981, quando volle portare la sua scoperta ad una conferenza medica, Hamer fu richiamato dal direttore della clinica e posto davanti alla scelta di negare le sue scoperte o di lasciare la clinica. Non potendo certo rinnegare i dati da lui raccolti e verificati, conscio dell'immenso potenziale di beneficio per tutti i pazienti contenuto nelle sue scoperte, decide, suo malgrado di lasciare la clinica. Prima di partire riuscì a raccogliere i dati di tutti i suoi pazienti affetti da cancro ed i relativi risultati.

Egli presentò quindi la sua ricerca all'università di Tubinger e Heidelberg, dove insegnava da diversi anni, allo scopo di verificare la fondatezza delle sue scoperte a livello universitario. Pochi mesi dopo i decani dell'università respinsero in circostanze misteriose le sue teorie sulla correlazione tra cancro e psiche, senza nemmeno verificarne l'esattezza.

Incurante delle opposizioni nazionale ed internazionali (è stato radiato dall'albo dei medici in Germania), degli attentati alla sua vita, dei 67 tentativi d'internamento psichiatrico forzato e alle campagne mediatiche calunniatrici, Hamer, dal canto suo, ha continuato l'assidua ricerca e verifica delle leggi biologiche da lui scoperte, indagato su più di 30.000 pazienti e verificato in ogni caso l'esatta corrispondenza e fondatezza delle sue scoperte.

Infine, l'11 settembre 1998, presso l'istituto oncologico S. Elisabetta a Bratislava e il dipartimento oncologico di Trnava si è proceduto alla verifica delle cinque leggi biologiche della Nuova Medicina a livello universitario, trovandole perfettamente confermate.
Attualmente vive in condizione di quasi clandestinità vicino a Malaga, in Spagna. Nell' ottobre 2001 ha ricevuto in Francia, in un processo d'appello, l'ennesima condanna per "abuso della professione medica": cinque anni.

Questa, in sintesi, la teoria elaborata dal dr. Hamer che rivoluziona il modo di vedere e combattere il cancro:

Prima legge: il trauma è il detonatore.
Ogni malattia è causata da un trauma emotivo che ci coglie impreparati, ci prende in contropiede, un trauma che viviamo in solitudine e che non sappiamo come risolvere.
Esiste una triade indissociabile: mente-cervello-corpo, tre unità che funzionano sempre insieme:
a) Il cervello non è in grado di distinguere tra reale e simbolico.
b) Siamo programmati per sopravvivere, quindi la malattia è la soluzione perfetta del cervello in termini biologici di sopravvivenza.
c) Tutte le volte che un individuo viene colpito da un trauma emotivo che abbia le seguenti caratteristiche:
- vissuto in maniera drammatica
- ci colga impreparati
- l'emozione abbia il sopravvento sulla ragione
- sia vissuto in solitudine, rimuginando continuamente il problema
- non si trovi una soluzione soddisfacente...
allora e solo allora il cervello entra in azione mettendo in moto uno speciale programma biologico per la sopravvivenza dell'individuo.
Senza conflitto non vi è malattia, rendersene conto è il primo passo verso la guarigione!

Seconda legge: niente esiste senza il suo contrario.
Tutte le malattie presentano appunto due fasi: fase "fredda" detta simpaticotonia, e fase "calda" detta vagotonia. E' sempre la fase "fredda" che arriva per prima, seguita dalla fase "calda" di riparazione una volta superato il trauma.
Il superamento del trauma è la chiave di volta per passare in fase di riparazione.

Terza legge: il sistema ontogenetico dei tumori e delle malattie equivalenti.
Al verificarsi di un conflitto inatteso, senza soluzione apparente, vissuto in solitudine, la patologia si esprime contemporaneamente a livello mentale, cerebrale e organico. - a livello mentale c'è uno stato di stress permanente - a livello cerebrale si verifica un corto circuito in una specifica area del cervello - a livello organico avviene la proliferazione cellulare (tumore) oppure la lisi (perdita di sostanza) o ancora un blocco funzionale (paralisi).
L'eliminazione del conflitto è la chiave di svolta che permette di passare alla fase di riparazione.

Quarta legge: imicrobi sono al servizio del cervello.
I microbi sono nostri alleati, sono loro che si occupano di riparare i danni durante la seconda fase. E' il cervello che invia l'ordine ai nostri amici virus, funghi o batteri. Tutti i microbi arrivano, proliferano e scompaiono per favorire la riparazione secondo una logica ben precisa in sincronia con il nostro cervello e il nostro corpo. Essi fanno parte del programma biologico della Natura.

Quinta legge: della quintessenza.
Tutti i comportamenti dell'uomo (e malattie) sono determinati da programmi speciali di sopravvivenza inscritti nel cervello fin dalla notte dei tempi. La malattia è una soluzione biologica del cervello, l'ultima possibilità di sopravvivenza. Ogni organismo vivente possiede un cervello più o meno sviluppato, in grado di captare inconsciamente le informazioni provenienti dal mondo che lo circonda. Le cellule i batteri che abitano in noi, i vari organi, tutto funziona all'unisono, con lo steso ritmo del cervello principale.
La malattia ha sempre un senso. Essa è utile, necessaria, vitale per l'individuo e per l'evoluzione della specie.

Sostanze cancerogene? Secondo Hamer non esiste alcuna prova dell'esistenza di sostanze cancerogene. Le argomentazioni a sostegno di questa tesi sono: 1) non è possibile provocare tumori su organi le cui connessioni nervose con il cervello sono state tagliate (organi trapiantati) 2) le sostanze inoculate agli animali per indurre il cancro non inducono nulla se non c'è l'intervento del cervello. Esse possono distruggere, avvelenare ma non indurre il tumore. Le radiazioni distruggono le cellule ma non provocano i tumori.
Metastasi? Secondo Hamer le metastasi sono nuovi conflitti provocati da nuovi choc conflittuali, provocati cioè dallo choc di diagnosi e prognosi mediche apparentemente ineluttabili. Il paziente cui viene diagnosticato il cancro, cioè viene preso dal panico del "brutto male che prolifera in modo anarchico e dal quale apparentemente non c'è scampo", e "questo panico" sarebbe il nuovo choc all'origine di quelle che vengono chiamate metastasi.



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